Renzo Romagnoli nasce a Castelfidardo il 24 Maggio 1959 ...
da sempre ha coltivato la passione per il disegno e la pittura in genere, da giovane
frequenta assiduamente la scuola d’arte cittadina del maestro Antonio Gasparri,
dal quale apprende i primi rudimenti, che poi affinerà con gli anni della maturità.
Con la sua innata curiosità di provare nuove tecniche, si evolve, partendo da un figurativo
molto personale, dove trova ampio spazio il paesaggio ed in modo particolare gli scorci
panoramici della sua cara Riviera del Conero e le dolci colline Marchigiane.
Mantenendo sempre un tratto figurativo, esegue anche opere di carattere religioso
come la tavola della “Crocifissione” per la Via Crucis esposta in mostra permanente presso
la chiesa di San Benedetto, o la pala d’Altare, anche questa di grandi dimensioni,
dedicata a San Vittore e Corona (Patroni della sua città), conservata nella cripta
della Collegiata Santo Stefano, recentemente ristrutturata.
Oggi proseguendo attraverso un percorso evolutivo, sia nella tecnica che nei materiali impiegati,
cerca di esprimere la complessità dell’animo umano, nel suo essere fragile,
poliedrico e ricco di sfumature,
quelle sfumature che riporta nei suoi quadri, cosi da formare delle linee che spesso
avvolgono i personaggi che egli raffigura ogni qualvolta,
con un “filo” di tristezza,
di serenità o di riflessione, ma sempre con estrema dignità e forza interiore,
data dalla luce e dall’atmosfera che li circonda …
… dal 1980 parallelamente all’attività pittorica, inizia una nuova esperienza nel campo
della modellazione scultorea applicata al settore argentiero, con bassorilievi
anche a carattere decorativo, che si tramutano ben presto in vere e proprie sculture,
dove la forma trasmette vigore e freschezza. Tra le tantissime opere che nel tempo prendono vita,
ci sono il busto dedicatto al Papa "Joannes Paulus ll°" e il Trittico dei princìpi teologici
(Fede - Speranza - Carità) eseguito in altorilievo,
dove ha voluto plasmare le figure di tre giganti della fede cattolica, Padre Pio, Giovanni Paolo ll°
e Madre Teresa di Calcutta, ma in assoluto l’impegno più importante è stato il Monumento ai Caduti
con statue a grandezza naturale, inaugurato il 25 Settembre 1999;
questo ha segnato una svolta nel suo percorso artistico
e aperto un nuovo orizzonte tutto da esplorare,
nella fusione in bronzo, con l’antica tecnica della "Cera Persa”,
acquisendone cosi un arricchimento professionale ancora oggi in continua evoluzione.
Un Amico dice di lui ...
La trasparenza l’ho scoperta solo oggi perché sempre, sino ad ora,
mi è apparsa con vesti più rigide.
Certo la conoscenza approfondita di un artista dovrebbe essere la base
per una migliore lettura della sua opera, e l’immediatezza a volte è tiranna.
Oggi mi è apparsa l’anima che si nasconde dietro quelle figure.
Icone, ma fluide in quelle emozioni del tratto.
Una in particolare mi ha catturato l’attenzione, non è la forza che mi ha colpito,
ne la ricerca di pensieri spirituali influenzati dal quotidiano mestiere,
ma la sensualità di una donna sospesa.
Questo mi ha colpito: la leggerezza, un’icona che evoca sogni quasi proibiti.
Direi che in quel quadro sia presente il desiderio di evasione della pregnante presenza del religioso.
Pertanto mi viene da rivolgere un pensiero a chiunque si pone di fronte all’opera di Renzo:
… approfondite.
E’ la gioia più grande che riceve e scopre anche un suo amico.
Massimiliano Orlandoni